mercoledì 15 giugno 2011

ok, lo so che sono in un momento ZEN...

...e che voi fate un grosso sforzo per sopportarmi, ma concedetemelo visto che nella vita reale mi costringo a essere generalmente sorridente e attiva e cerco di lasciarmi meno tempo possibile a quei momenti di filosofeggiamento nostalgico e appassionato. :)
dicevo...in questo ultimo periodo sto pensando a un sacco di cose (forse anche perché cerco in tutti i modi di evitarmi il brutto pensiero "esami" :D), cose serie del tipo la vita, le persone, l'esistere.
non fraintendetemi, io sono atea. e non penso sia possibile farmi cambiare idea. personalmente non credo all'immagine gloriosa e anche troppo lusinghiera dell'uomo (che tante persone hanno). vero che musica, letteratura, pittura e tutte le forme di arte capaci di trasmettere emozioni sono frutto della mente (? della mente poi? non è meglio dire del cuore? o meglio ancora, dell'istinto?) umana, ma non per questo secondo me siamo "unici e speciali" e men che meno migliori di qualsiasi altra forma di vita del pianeta, dal batterio più piccolo, alla balena più grossa, dal microscopico semino, all'albero più antico. ogni cosa ha la sua funzione, state bene attenti, una funzione, non uno scopo. sono due cose diverse, secondo me.
a costo di apparirvi un'eretica pagana o chissà cos'altro, vi dico come la penso. noi non serviamo a niente. nessuna pianta, sasso o animale serve. ma c'è e ha la sua funzione all'interno del cerchio della vita (suono un po' come Mufasa ora..:P). l'uomo ha perso questa funzione. con la cosiddetta evoluzione l'uomo non è più stato capace di inserirsi nel circolo, di viverci e fare parte della catena. però più o meno inconsciamente lo cerca ancora questo ruolo, lo cerca quando va a camminare nei boschi, quando va a nuotare nel mare, quando rimane ore a guardare un tramonto o la luna e il cielo stellato (come diceva il buon vecchio Kant). [una mia amica una volta mi ha detto "noi siamo un'aberrazione della natura". e io penso che l'unico modo che abbiamo per vivere bene sia aiutare la natura che noi profaniamo (concedetemi il termine con sfumatura religiosa)]

ecco sì, se proprio lo volete sapere la natura è la mia religione (un po' panteistica come cosa non trovate?). trovo più divino in un filo d'erba che in 100 chiese. e con questo chiudo la parentesi religiosa che rischio di avviare troppe polemiche :):)

comunquesia. ecco dove volevo andare a parare. pensavo anche molto al vivere. cioè...alla vita non della serie "qual'è lo scopo della vita blabla". no. secondo me come vi ho già detto uno scopo non c'è. pensavo piuttosto alla vita che viviamo noi. alla vita che scegliamo, a quello che facciamo. al fatto che decidiamo di viverla in coppia (a meno che,certo, voi non veniate da un qualche paese che permette la poligamia!). però pensateci bene. anche se abbiamo una famiglia numerosa, tante persone che ci vogliono bene e ci amano e si preoccupano per noi, alla fine dei conti siamo soli. la vita cos'è se non un viaggio alla scoperta di sé stessi (e al sopportarsi ogni giorno aggiungo ;D)? rifletteteci. per quanto i vostri amici possano preoccuparsi per voi e i vostri problemi, sarete da soli ad affrontare gran parte delle battaglie, dei momenti decisivi della vostra vita, sarete voi a dover prendere le decisioni importanti, quelle da cui dipenderà il corso delle cose.

come sapete sto passando un periodo di transizione importante, e penso sempre più a come voglio fare per rendere la mia vita futura come me la immagino, a come voglio diventare la persona che voglio essere in futuro. il futuro comincia oggi, per tutti. cominciamo oggi a essere quella persona.
la risposta a tutte queste mie domande me l'ha data una canzone stupenda che mi è capitato di ascoltare in questi giorni (è un po' new age, ma che vuol dire? :D che sono una stramboide?). ha un testo veramente molto bello:

"That's not the beginning of the end
That's the return to yourself
The return to innocence. "

Così ecco qui. da oggi comincio anch'io a ritornare a me.

4 commenti:

  1. si vede che stai cambiando kiki! spero che tutti noi possiamo un giorno essere ciò che vogliamo diventare.. o meglio a diventare ciò che siamo realmente..

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  2. eh sì, come dice mia mamma quando una fa qualcosa hai capelli vuol dire che sta cambiando dentro (io la cosa ai capelli la devo ancora fare, ma tra un paio di settimane al massimo vi stupirò!)! :)
    grazie valy, di avermi detto che si vede, perché io lo sento e spero che la cosa arrivi anche alle persone che mi circondano e quelle che capitano a leggere questo blog :)

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  3. Cambiare è un bene cara, significa crescere :) In bocca al lupo per tutto, mi piacciono sempre tanto i tuoi post!

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  4. grazie E.!! ^__^ mi fai veramente un grande complimento!

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