venerdì 18 febbraio 2011

ma se è un "regionale veloce" come fa a maturare 130 minuti di ritardo?

mie care followers e non followers,
oggi vorrei parlarvi di un argomento che mi tocca molto sul vivo, i treni. ma non i generici treni, i treni di TRENITALIA.
essendo una studentessa fuori sede, mi sono dovuta abituare alla svelta a tutta una serie di situazioni spiacevoli e disagi che sembrano banali e poco importanti a chi non frequenta normalmente stazioni e treni, ma vi assicuro che creano non poco stress nella vita delle persone, pendolari in primis.
per prima ci sta la questione dei ritardi. ne vogliamo parlare? vi faccio un esempio, la settimana scorsa sono andata alla stazione di Verona, da dove parto per raggiungere Bologna (da dove poi mi faccio un'ulteriore ora in autobus per arrivare a casa. ora che dovrebbe essere mezz'ora, ma il tempo di percorrenza di quella tratta è aumentato esponenzialmente causa lavori del Civis, una specie di tram su rotaie, responsabile anche dell'aumento del prezzo di biglietti e abbonamenti). bene. ancora prima di mettere piede dentro la stazione sapevo che sarebbe successo. sapevo che non sarebbe stato un viaggio tranquillo. eh già. sì perché dopo un certo periodo di tempo che viaggi in treno diventi come un cane da tartufi. divieni dotato di "guai-detector". li puoi sentire a chilometri di distanza, guarda. ecco. entro in stazione e per un momento penso di essere finita all'Heineken jammin' festival dalla bolgia di persone che spintonano e attendono. tutti con le loro faccine all'insù. ecco. ottimo. ogni treno ha "maturato" almeno 160 minuti di ritardo. MATURATO?!!?! ma stiamo scherzando???
un'altro punto importante del disservizio delle nostre beneamate ferrovie dello stato è il posto a sedere. sì. perché non solo devo pagare un biglietto dal prezzo troppo alto rispetto alla qualità del sevizio offertomi, ma sono pure costretta a fare un viaggio di un'ora e mezza in piedi o seduta sulla mia valigia, o pulendo tutti i gradini col mio culo (e coi miei jeans nuovi). vi faccio un esempio? nel mese di dicembre non ho affrontato un solo viaggio seduta. un giorno, dall'affollamento disumano che c'era, sono stata costretta a viaggiare nel vagone biciclette, in compagnia do un barbone tedesco ubriaco, e di un ragazzo con un cane flatulento. e vi assicuro che non è piacevole.
parliamo poi della pulizia. vi è mai capitato di vedere quei simpatici omini in divisa, con quei buffi cappellini sa scimmietta da circo in testa? quelli che quando si arriva al capolinea passano a togliere le cartacce che i passeggeri infilano negli appositi cassettini? ecco. io no. io li ho visti una volta sola, e quella volta l'omino è stato così gentile da rovesciarmi addosso tutto il contenuto putrido che si trovava all'interno del cassetto. O.o altro consiglio: date un'occhiata ai pochi sedili disponibili prima di sedervi, e cercate quello meno marrognolo.
punto cruciale che mi ha vista vittima della peggior ingiustizia della terra. le macchinette self-service. parliamo anche delle macchinette obliteratrici. allora, se in una stazione (=nella maggior parte delle piccole stazioni disseminate in mezzo alla campagna) non esiste una biglietteria o un punto vendita del biglietto, vi tocca la macchinetta self-service. e se la macchinetta self service non funziona? è colpa vostra? no, certo che no, ma dovete farvi fare il biglietto a bordo dal controllore che applicherà un sovrapprezzo di ben 5 euro. 5 euro. e se voi per un malaugurato caso non siete in possesso di denaro contante, ma solo di una carta di credito con cui avreste potuto comprare il biglietto, se solo la macchinetta fosse stata funzionante, sappiate che se trovate un controllore particolarmente intransigente, come è successo a me, sarete considerati dei trasgressori e vi sarà applicato un sovrapprezzo (=multa) di 44€, che si trasformerà in 50€ se non pagate la sanzione entro 5 giorni. ora. ragazze. io pago il biglietto (14,40€) tutte le settimane. lo compro già in anticipo per evitare disguidi del genere. per una volta che prendo il treno da dove abito a Bologna (che sono tipo 10 minuti...1,80€), devo beccarmi una multa di 44 euro. e dei mendicanti sui treni ne vogliamo parlare? vorrete mica dirmi che una persona che vi chiede denaro perché ha fame ha pagato il biglietto vero? e a loro la multa?? no ovviamente. allora io che pago sempre, sevo pagare anche per gli altri??? idem per le obliteratrici, perché non basta che voi acquistiate un biglietto, se l'obliteratrice non va e voi non siete in possesso di una penna per annullarlo, vi beccate la multa. [sarà mica che trenitalia lascia le macchinette rotte apposta?? mah....dubbio]
e ora la grande novità dell'anno, i carrelli degli snack. non ci sono su tutti i treni, solo su quelli a lunga percorrenza. già. perché TRENITALIA, invece di migliorare il servizio, pulire i vagoni, far arrivare i treni in orario, aumentare il numero di vagoni, sistemare le obliteratrici rotte o le macchinette self-service non funzionanti preferisce pagare degli hostess che fanno su e giù per il treno, che offre già il minimo spazio vitale ai passeggeri, continuando a far suonare ripetutamente un campanellino fastidiosissimo per cercare in vano di attirare la vostra attenzione, con un carrello enorme ripieno di snack e bibite che costano una fortuna e che perciò nessuno acquista.

trasposto pubblico, non lo stai facendo bene.

2 commenti:

  1. ah meravigliosa Trenitalia. Grande fomentatrice di nuove bestemmie. Io sono rimasta shokkata quando ho beccato un "signore con carrello" su un regionale Bologna-Bolzano. Pensavo avessero abolito la categoria.

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  2. povera kiki! io spesso mi lamento di ritardi tra treni e bus.. però sinceramente 2 o 3 ore di ritardo non le ho mai viste! O.o al massimo sopprimevano direttamente il treno.. e causa neve ho visto ritardi massimi di mezz'ora perchè c'erano le rotaie congelate..

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